21-22 maggio 2022
Bonus Pastor, Via Aurelia 208, Roma
Già durante la seconda metà del XIX secolo, il geologo e sacerdote cattolico Antonio Stoppani si rendeva conto che la presenza dell'essere umano sulla Terra aveva un impatto paragonabile ad una "forza tellurica" e suggeriva di denominare la corrente epoca geologica col termine "antropozoica". Alcuni decenni più tardi, il paleontologo gesuita Pierre Teilhard de Chardin suggeriva come con la comparsa dell'essere umano l'evoluzione cosmica fosse giunta al livello della "noosfera" (il mondo del pensiero umano, dello spirito). Questi due spunti si trovano alla base della proposta avanzata nel 2000 da Paul Crutzen e Eugene Stoermer di denominare la corrente era geologica col termine "Antropocene".
Il termine ha riscosso un certo successo nel dibattito pubblico odierno, sempre più attento alla questione ecologica e all'origine antropica del cambiamento climatico in corso. Infatti - al di là della questione tecnico-geologica, peraltro non ancora chiusa - l'Antropocene si impone come questione culturale e antropologica.
Il XIII Workshop della Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca Interdisciplinare (SISRI) ha voluto approfondire proprio tale questione. In qual modo la presenza di Homo sapiens ha influito sulla storia naturale del nostro pianeta e dello spazio circostante, al punto da poter addirittura caratterizzare una nuova epoca, chiamata Antropocene? L’interrogativo possiede risonanze filosofiche, scientifiche, storiche e culturali. Ne risultano coinvolti a pieno titolo il diritto e l’economia, in quanto la diffusione del genere umano a livello planetario, e le attività che esso realizza, instaurano nuovi modi di regolamentare diritti e doveri e di comprendere l’idea di sviluppo sostenibile. Infine, la teologia cristiana sostiene che l’attività umana sulla terra risponde a un mandato ricevuto dal Creatore, quello di condurre a compimento un mondo creato non statico, ma in un processo di sviluppo dinamico e di crescita, ovvero in statu viae. Una riflessione equilibrata e profonda sull’Antropocene è chiamata a sottolineare sia i comportamenti responsabili che l’uomo deve realizzare per la difesa e lo sviluppo armonico dell’ambiente nel quale vive, sia le conseguenze che si danno quando tali comportamenti non sono rispettati, sia, infine, il contributo positivo dell’intelligenza e della creatività umane per affrontare i problemi e i nuovi scenari che l’espansione del genere umano reca con sé.
il Workshop si è svolto dalle ore 10:00 di sabato 21 maggio fino alle ore 17:00 di domenica 22 maggio, coinvolgendo principalmente a giovani laureati (studenti con laurea almeno triennale, ricercatori e docenti). Il Workshop si è aperto con una Lectio affidata ad Ivan Colagè dal titolo Le lezioni dell'antropocene: itinerari storico-filosofici sul rapporto uomo-ambiente, che ha introdotto in maniera interdisciplinare il tema dell’evento, collegandono tanto con questioni longeve quali la percezione dell'umanità circa il suo posto e il suo ruolo nel mondo quanto con implicazioni attuali per il rapporto dell'essere umano con l'ambiente. Nella serata di sabato 21 maggio, alle ore 17:30, si è tenuto una Tavola Rotonda pubblica, aperta a tutti gli interessati e non solo ai partecipanti al Workshop. Il titolo della Tavola Rotonda è: Progresso e Rispetto. Essere umano e natura per un futuro in costruzione, e sono intervenuti: Emilio Padoa Schioppa (Università di Milano Bicocca), Alberto Peratoner (Facoltà Teologica del Triveneto, Padova) e Giuseppe Tanzella-Nitti (Pontificia Università della Santa Croce). I tre relatori hanno saputo dar voce alle coordinate scientifiche, filosofiche e teologiche suscitate dall'attività umana nell'universo. Leggi uno stralcio dell'intervento di G. Tanzella-Nitti su Avvenire del 21 maggio.
Le altre sessioni dell'evento hanno ospitato le Comunicazioni che i giovani laureati, membri della SISRI o meno, hanno precedentemente sottomesso al Comitato Organizativo. Le Comunicazioni hanno approfondito molti aspetti connessi al tema dell'Antropocene, dalle sensibilità ambientaliste al dialogo interreligioso, da questioni linguistiche al temi inerenti al mercato del lavoro, fino a giungere alle rappresentazioni figurative o letterarie evocate dal tema dell'evento. (Qui il programma completo)
Il cuore dell'evento è stato poi rappresentato dal conferimento del DISF Award (del valore di € 1.000) a Riccardo Mona, autore del miglior elaborato sottomesso per il Concorso, dal titolo L'emergere dell'azione umana nell'universo. Contributo per pensare i presupposti del concetto di Antropocene. L'elaborato si è distinto per l'approccio interdisciplinare con il quale ha affrontato il tema e per aver saputo far interagire autori importanti per le istanze scientifiche, filsofiche e teologico-religiose messe in gioco dalla questione dell'Antropocene.
- la locandina del Workshop
- la locandina della Tavola Rotonda
- la gallery del Workshop
Abstract della conferenza del prof. Colagé
La raccolta degli abstracts delle comunicazioni
Di seguito alcuni documenti suggeriti per approfondire il tema del Workshop.
Consulta la sezione di bibliografia tematica su "La prospettiva ecologica e l'attività umana"
Spunti dalla Laudato si':
- Papa Francesco, Selezione di brani dalla Lettera Enciclica Laudato si', dalle antologie del DISF
- Daniela Padoan, Rileggiamo insieme la Laudato si', un documento di DISF Educational
- Giuseppe Tanzella-Nitti, "Partecipare insieme del dono della creazione: il senso di un’ecologia integrale secondo la Laudato si'", Editoriale DISF
Documenti di interesse storico-scientifico:
- Antonio Stoppani, Lo studio della natura come elemento educativo, (1878), dalle antologie del DISF
- Lynn White, "The historical roots of our ecological crisi", Science 155 (1967): 1203-1207
- Union of Concerned Scientists, L’avvertimento della comunità scientifica circa la custodia dell’ambiente, (1992)
- Selezione di testi sul Libro della Natura, dalle antologie del DISF
Opinioni e commenti:
- Ivan Colagè, "Sul concetto di Antropocene", Editoriale DISF
- Giuseppe Tanzella-Nitti, Un augurio per il 2021: non solo connessi, ma anche in relazione, Editoriale DISF
- Sergio Rondinara, "Il significato dei nostri rapporti con la natura", Editoriale DISF
- Katharine Heyhoe, I'm a climate scientist who believes in God. Hear me out, (2019), The New York Times
- Mario Castellana, Per una visione agapica dell'Antropocene, Odysseo, 3 marzo 2022
Prospettive di sintesi:
- Ivan Colagè, "Quale ruolo hanno la scienza e le religioni nella soluzione della questione ambientale", dalle Grandi Domande di DISF Educational
- Luca Arcangeli, "Progresso scientifico, aspetti etici della tecnologie e promozione umana", dai Percorsi Tematici di DISF Educational
- Pietro Ramellini, "Le dinamiche dell'ecosfera, la responsabilità ecologica e la cura del pianeta", dai Percorsi Tematici di DISF Educational
- Michele Stoppa, "Le scienze della terra: lettura del passato e responsabilità verso il futuro", dai Percorsi Tematici di DISF Educational