III anno: L'origine dell'intelligenza e la domanda sulla coscienza
Il tema delle origini ha sempre affascinato la cultura umana, spingendo l’uomo prima all’elaborazione del mito e poi alla riflessione filosofica. Da quando il metodo scientifico ha cominciato ad indagare la struttura macroscopica e microscopica della materia e della vita, permettendo la ricostruzione di una storia naturale, anche le scienze hanno progressivamente affrontato la domanda sulle origini. Il triennio 2020-2023 del Seminario permanente della scuola SISRI intende esaminare le risonanze interdisciplinari della questione, scandendo il triplice livello del cosmo materiale, della vita e dell’intelligenza. Come di consueto, si svilupperanno la prospettiva scientifica, quella filosofica, quella storico-culturale e quella teologica, sia esplorando le loro reciproche contaminazioni, sia chiarendo come l’attenta considerazione di ognuna di esse giovi ad una migliore conoscenza delle altre. In questo Anno Accademico (2022-23) il ciclo di seminari riguarderà l'origine dell'intelligenza e la domanda sulla coscienza.
Cognizione animale e intelligenza umana: dai pesci ai primati
Ivan Colagè, Pontificia Università della Santa Croce
29 ottobre 2022
Gli animali esibiscono una cognizione variegata, interessante e a tratti sorprendente. Su specifici compiti cognitivi possono anche superare l’essere umano. L’intelligenza animale non colpisce solamente nei primati, ma anche negli uccelli e persino nei pesci. Interrogarsi sulla cognizione animale apre finestre interessanti anche per la comprensione dell’intelligenza umana e per riflettere sull’origine di quest’ultima: la nostra intelligenza, infatti, è certamente dipendente dal processo evolutivo che ne ha reso possibile la comparsa. Guardare con attenzione e rispetto l’intelligenza animale non mette però a rischio la considerazione dell’unicità dell’intelligenza umana; anzi, ne permette un apprezzamento ancor maggiore, più raffinato e, forse, ancor più significativo. Cercheremo quindi di scorgere alcuni elementi fondamentali che possono distinguere l’intelligenza umana da quella animale, ma anche di vedere come alcuni elementi che si pensava potessero sancire tale differenza in realtà non reggono ad un’analisi più approfondita.
Testi consigliati per il seminario
- G. Tanzella-Nitti, I. Colagè, Di chi è figlio Homo sapiens? (Dalle Grandi domande di DISF Educational)
- I. Colagè, L'essere umano è diverso dagli altri animali? (Dalle Grandi domande di DISF Educational)
- Dagli speciali del DISF: Teorie dell'evoluzione (con speciale riferimento al testo di A. Wallace qui contenuto)
- T. Dobzhansky, Sulla centralità dell'essere umano nel cosmo, 1962
La presentazione del seminario
Il problema proposto per il lavoro di gruppo
Artificial Intelligence e Machine Learning: fini e confini
Angelo Montanari, Università degli studi di Udine
3 dicembre 2022
L’intelligenza artificiale rappresenta oggi una delle frontiere della ricerca tecnico-scientifica. I suoi risultati sono già sorprendenti. Le macchine non sono solamente in grado di svolgere meccanicamente compiti assegnatigli: sono anche in grado di “imparare”. Vedremo quali sono le effettive capacità dell’intelligenza artificiale oggi. Al di là del loro valore tecnico, gli sviluppi in intelligenza artificiale hanno anche implicazioni antropologiche ed etiche. Una comprensione di cosa sia l’intelligenza (naturale) umana può infatti avvantaggiarsi del confronto con l’intelligenza artificiale, rendendo ancor più chiari ed evidenti quali siano – al di sotto di possibili somiglianze o analogie – i confini che distinguono le due. La potenza dell’intelligenza artificiale rende anche immaginabile la possibilità di delegare alle macchine non solamente compiti operativi ed esecutivi, ma anche funzioni valutative o decisionali (e persino diagnostiche). Questa possibilità rispetta la natura dell’intelligenza artificiale e quella dell’intelligenza umana? Rispetta i confini di entrambe?
Testi consigliati per il seminario
- F. Faggin, La differenza fondamentale tra intelligenza umana e intelligenza artificiale, 2016
- L. Arcangeli, Turing, Galilei e l’intelligenza artificiale, (Dagli editoriali del sito DISF)
- A. Tomasi, La mente umana sarà rimpiazzata dall’intelligenza artificiale?, (Dalle Grandi Domande di DISF Educational)
- S. Paliaga, Big Data. Ecco perché le discipline umanistiche governeranno il digitale, “Avvenire”, 23 gennaio 2018
La presentazione del seminario
Il problema proposto per il lavoro di gruppo
Intelligenza e origine del Self: cosa ci dicono le neuroscienze?
Filippo Tempia, Università di Torino
18 febbraio 2023
Il Self – la cosiddetta “coscienza autobiografica” – è forse l’aspetto più affascinante e profondo dell’intelligenza umana. È la capacità – tutta umana, a quanto ne sappiamo – di rappresentarsi la propria identità personale, riconoscersi come l’autore responsabile delle proprie azioni e delle proprie scelte, di potersi raccontare a sé stesso e agli altri. Il Self si costruisce progressivamente nel corso della vita e si compone, oltre che delle esperienze del soggetto, anche delle valutazioni fatte a partire da queste esperienze, delle decisioni libere che il soggetto prende, nonché delle relazioni con “l’altro”. Cosa hanno da dire le neuroscienze contemporanee sui sostrati neurali implicati in questa fondamentale capacità umana? Il Self è solo un risultato di processi neurali o si può considerare anche come un “centro personale” che in un certo senso fonda i processi neurali e che ne assicura unità e continuità lungo la vita delle persone e nel groviglio complesso di relazioni entro il quale la persona vive?
Testi consigliati per il seminario
- N. Di Stefano, Ultime teorie sulla mente: ha ancora senso parlare di anima e corpo? (Dalle Grandi Domande di DISF Educational)
- L. Cuccurullo, Le neuroscienze e la persona umana (Dagli editoriali del sito DISF)
- Cervelli sintetici e identità personale, un video di DISF Educational
- J. C. Eccles, La teoria darwiniana dell'evoluzione e la cosciennza, da "The Wonder to be Human", 1981
- T. Dobzhansky, M. F. Ashley Montagu, "Natural selection and the mental capacities on mankind", Science 106 (1947) 587-590.
Il problema proposto per il lavoro di gruppo
Intelligenza e io personale in prospettiva teologica: l'essere umano come immagine di Dio
Giuseppe Tanzella-Nitti, Pontificia Università della Santa Croce
25 marzo 2023
Il sorgere dell'intelligenza nel corso dell'evoluzione cosmica del nostro universo: come valutare le suggestioni fornite dal Principio Antropico? Basata sui dati offerti dalla Rivelazione ebraico-cristiana, la teologia possiede una specifica visione circa la comparsa dell'essere umano nel panorama del cosmo fisico e il suo legame privilegiato con il Creatore. Possiamo parlare, sul piano scientifico, di Human Uniqueness? Che lettura offre la teologia di tale unicità? L'essere umano manifesta una natura personale e libera, comprende sé stesso come un "io" di fronte alla realtà del mondo e degli altri, capace di riflettere sulle sue origini e sul suo futuro. Ma anche capace di riflettere sulla propria morte, la cui conoscenza è per lui fonte di maturazione di vita. Unica creatura voluta per sé stessa, come ricorda la Gaudium et spes, l'uomo e la donna, creati a immagine e somiglianza di Dio, sono nel cosmo, con la loro intelligenza, testimonianza viva dell'intelligenza e della grandezza del loro Creatore.
Testi consigliati per il seminario
- B.Pascal, L'uomo nella natura, sospeso fra due infiniti, 1662
- K. Rahner, La grandezza del cosmo come problema esistentivo e teologico, 1981
- C. Tresmontant, La posizione dell'uomo nel cosmo fra panteismo e pensiero metafisico, 1959
- Papa Giovanni Paolo II, L'uomo, creato a immagine di Dio, 9 aprile 1986
- Papa Giovanni Paolo II, L'uomo, immagine di Dio, è un essere spirituale e corporeo, 16 aprile 1986
- Coscienza, dalla rubrica Cercatori di Senso di DISF educational
La presentazione del seminario