I anno: Gli abiti intellettuali
Il Seminario Permanente della Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca Interdisciplinare (SISRI) è un programma di formazione per giovani laureati, ricercatori e intellettuali, che desiderano arricchire i loro studi o la loro attività professionale con un più ampio quadro interdisciplinare, attento ai fondamenti filosofici delle diverse scienze e aperto ad approfondimenti di ambito umanistico, filosofico e teologico. Il programma del triennio 2013/16 propone una riflessione sulle virtù e sulle motivazioni del lavoro intellettuale e di ricerca, articolandola in tre passi successivi: gli abiti, i contesti e i testimoni. Le tematiche sono dunque concepite per intercettare gli interessi di diverse aree disciplinari, orientando l’interlocutore verso la profondità e le ricadute, personali e sociali, dello studio e della ricerca. I seminari, organizzati con metodologia partecipativa e indirizzati a giovani laureati con età non superiore a 35 anni, si svolgono a Roma durante 4 sabati per ogni anno accademico (novembre, dicembre, febbraio, marzo), dalle ore 10:00 alle ore 16:30.
Bibliografia di riferimento
La ricerca come ascolto
Prof. Diego Molteni
9 novembre 2013
Ascolto della realtà, ascolto della propria interiorità, ascolto degli altri. L’ascolto del maestro. Atteggiamento riflessivo del ricercatore. Solitudine e condivisione. Il lavoro in équipe: la valorizzazione delle diverse competenze. Atteggiamento sperimentale: saper leggere i dati, riflettere sui dati. Dimensione oggettiva e dimensione soggettiva della conoscenza. Umiltà intellettuale e saggezza.
Testi consigliati per la preparazione al seminario:
Antonin-Dalmace Sertillanges, L’attività intellettuale come attività permanente, da La vita intellettuale,1921
Enrico Cantore, The Scientific experience of Knowledge, da Scientific Man. The Humanistic Significance of Science, 1977
Stefano Zamagni, Virtù e Metodo, 1994
La vita intellettuale come ascesi
Prof. Giuseppe Savagnone
7 dicembre 2013
Le virtù dello studioso (scholar): costanza, ordine, auto-disciplina, pazienza, educazione della volontà. Il rapporto fra studio e ricerca: un circolo virtuoso. L’arte di riconoscere e trarre profitto dagli errori: la responsabilità personale del ricercatore. Imparare a saper attendere: la maturazione dell’esperienza. Ottimismo e speranza: la sintonia fra ragione e realtà. Creatività e progettualità, intuizione e invenzione. Lavoro e riposo: la gestione delle proprie risorse. Il valore delle tradizioni di pensiero e il senso di appartenenza ad una scuola.
Testi consigliati per la preparazione al seminario:
Ugo di s. Vittore (1096-1141), Le virtù necessarie allo studio delle scienze e della teologiaDidascalicon, lib. III, VI-XIII)
K. Jaspers, L'apertura del sapere scientifico alla filosofia e al problema della verità, da L’idea di Università (1946)
Lettera attribuita a Tommaso d’Aquino sulle virtù dello studio
Diritti e doveri del ricercatore (1988), una proposta del Gruppo Interdisciplinare del Centro s. Domenico, Bologna
La registrazione audio del Seminario
Il problema proposto per il lavoro di gruppo
Conoscenza intellettuale e vissuto esistenziale
Prof. Andrea Aguti
15 febbraio 2014
Le dimensioni personaliste della conoscenza scientifica e il ruolo del soggetto conoscente. Le dimensioni tacite e contestuali della conoscenza. Le passioni intellettuali. La dimensione etica del conoscere e dell’agire scientifico: l’insufficienza di una visione neutralista dell’attività scientifica. La vita intellettuale come vocazione professionale. La dignità scientifica della ricerca della verità.
Testi consigliati per la preparazione al seminario:
Richard Rudner, The Scientist qua Scientist makes Value Judgments, da "Philosophy of Science" (1953)
Michael Polanyi, Le passioni intellettive nella ricerca, da “La conoscenza personale” (1958)
Louis De Broglie, Importanza della curiosità, del giuoco, dell'immaginazione e dell'intuizione nella ricerca scientifica(1958)
La registrazione audio del Seminario
Il problema proposto per il lavoro di gruppo
Conoscenza sapienziale e unità del sapere
Rev. Prof. Giuseppe Tanzella-Nitti
22 marzo 2014
Specializzazione e interdisciplinarità. Gradi e approcci al tema dell’interdisciplinarietà. Il dialogo interdisciplinare come fertilità intellettuale. L’ideale di persona colta e il riconoscimento delle questioni invarianti nella storia del pensiero. Il rapporto fra mezzi e fini, fra conoscenza pragmatica e conoscenza sapienziale. Giudicare con sapienza: la prudenza come condizione di unità del sapere. L’unità del sapere come ascolto, come abito e come atto della persona. La proposta dell’umanesimo scientifico sapienziale come superamento del divario fra cultura scientifica e cultura umanistica.
Testi consigliati per la preparazione al seminario:
Il fine dell'università, luogo di formazione e di unità del sapere, da J.H. Newman, L’idea di Università (1852)
Augusto del Noce, Civiltà tecnologica e cristianesimo da L'epoca della secolarizzazione, (1969)
Isabella Ceccarini, Lo scienziato umanista, intervista a Paolo Blasi, Giorgio Israel, Giuseppe Tanzella-Nitti e Giandomenico Boffi, da Universitas, Novembre 2013
Unità del sapere (dalle voci del DISF), di Giuseppe Tanzella-Nitti