Summer School 2017

La prima Summer School della SISRI si è tenuta dal 24 al 30 luglio 2017 a Prati di Tivo (TE), presso l'Hotel Gran Sasso Europa. L’esperienza, che ha visto la partecipazione di 15 studenti, di cui 12 vincitori delle borse di studio messe a concorso dalla Scuola con il sostegno di IPE, ha riscosso il consenso dei partecipanti. 
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Per partecipare alla Summer School sono stati richiesti alcuni requisiti

All'attività hanno partecipato fellow e iscritti della Scuola e giovani studenti entrati in relazione con la SISRI in occasione della Summer School. Il tema scelto per l'edizione 2017 è stato: Presupposti filosofici e contesti culturali dell’attività scientifica.

Durante la settimana sono stati tenuti tre corsi di 6 o 8 ore ciascuno. Il programma formativo ha previsto anche momenti di condivisione e discussione delle tematiche trattate durante le lezioni, seminari quodlibetales, nonché la  passeggiate e escursioni brevi nei dintorni del Parco Naturale del Gran Sasso e Monti della Laga. Sono stati realizzati anche incontri seminariali dedicati ad elementi di metafisica e ai più importanti cambiamenti nella storia della fisica.

Progetto e contenuti della Summer School


L’attività scientifica, sebbene sia spesso vista come attività emancipata dal pensiero umanistico e attestata su canoni oggettivi e impersonali, nasce e si sviluppa grazie a presupposti di ordine filosofico, antropologico, culturale. Tali presupposti operano sia a livello teoretico, in quanto l’ontologia, la filosofia della natura, l’etica e l’antropologia fornisco categorie che il lavoro scientifico assume tacitamente, sia a livello del vissuto personale e sociale dell’uomo di scienza, in quanto la ricerca è resa possibile dalle passioni intellettuali dello scienziato e mediata dalla sua visione del mondo. Inoltre, la società, la cultura e la comunicazione di massa, mediano anch’esse sulla percezione dell’attività scientifica e influiscono sulla comprensione che di essa hanno i loro stessi protagonisti.


La Summer School della SISRI ha proposto riflessioni su questi legami e sulle loro implicazioni, mettendo in luce le dimensioni personaliste del lavoro scientifico e i loro presupposti. Fra questi, vanno annoverate non solo le diverse visioni filosofiche dell’uomo e della natura, ma anche alcune importanti categorie consegnate dalla Rivelazione ebraico-cristiana, fonte di importanti specificità per la progressiva configurazione del pensiero Occidentale. I tre principali corsi programmati hanno esaminato pertanto la tematica secondo tre ambiti, filosofico, teologico e culturale-comunicativo.

I corsi sono stati tenuti da tre docenti: Paolo Pagani, Antonio Petagine e Giuseppe Tanzella-Nitti. Di seguito titolo e abstract delle lezioni.

Prof. Paolo Pagani, Filosofia e altri saperi (8 ore)

Gli incontri in oggetto intendono avere un carattere introduttivo alle questioni trattate; pertanto non esigono particolari prerequisiti per la loro fruizione. Le otto ore complessive si articoleranno nei seguenti quattro interventi:

I. La questione dei “primi principi” onto-logici. La “difesa elenctica” dei primi principi. La differenza tra principi, assiomi, regole. Alcuni esempi notevoli (in campo logico-formale, matematico e fisico) della rilevanza di questa distinzione.
Spunti di lettura: Verità, dalle Voci del DISF

II. Filosofia e matematica . Le origini filosofiche della geometria euclidea nei Pitagorici e negli Accademici. Platone e la matematica.
Spunti di lettura: Infinito, dalle Voci del DISF

III. Filosofia e fisica. Origini e implicazioni filosofiche della fisica galileiana e pascaliana. L’atteggiamento sperimentale: origini medievali e sviluppi moderni.
Spunti di lettura: Leggi naturali, Meccanica, Riduzionismo, dalle Voci del DISF

IV. Filosofia e biologia. Origini e implicazioni filosofiche delle ipotesi evoluzionistiche. Dal virtualismo agostiniano alle ipotesi “sintetiche” del Novecento.
Spunti di lettura: Finalism, dalle Voci di Inters.
Erwin Schrödinger, Che cos´è la vita?: la cellula vivente dal punto di vista fisico

Materiali di studio: Sulla sezione aurea, Il problema del menone, Logoi spermatikoi, La dimostrazione dell'irrazionalità della radice di 2, Il quadrato massimale, Individuazione della linea mediale, Platore e i numeri reali

Paolo Pagani è professore ordinario di Filosofia morale presso l’università Ca’ Foscari di Venezia. Dall’ottobre del 1997 fino al settembre del 2002 è stato Professore stabile di filosofia presso la Facoltà di Teologia di Lugano (FTL). Presso tale Facoltà è stato anche responsabile della “Cattedra Rosmini”, che promuove attività legate al pensiero del filosofo roveretano. Per conto della FTL ha aperto presso l’editrice “Franco Angeli” di Milano una collana editoriale. Partecipa alle attività del centro Veritatis Splendor di Bologna, all’interno del gruppo di ricerca multidisciplinare coordinato dal Prof. Vigna intorno ai temi dell’etica nella condizione “post-moderna”. Ha partecipato al lavoro di revisione e integrazione della Enciclopedia filosofica del Centro Studi Filosofici di Gallarate, coordinato dal Prof. V. Melchiorre. (Curriculum esteso ).

Prof. Antonio Petagine, Percepire la scienza. Immagini della scienza e dello scienziato nel cinema, nella letteratura, nella divulgazione scientifica (6 ore)

I. Scienza e scienziati al cinema. In questa prima parte, ci dedicheremo all’analisi di alcuni film recenti e di successo, provando ad osservare quale immagine dell’attività scientifica e della figura dello scienziato abbiano veicolato. Il cinema è certamente un canale cruciale, per la sua potenza espressiva e la sua possibilità di venire fruito da un pubblico molto vasto. Proporremo anche la visione integrale di due film, a cui seguirà un dibattito.
Spunti di lettura: Cinema, dalle Voci del DISF

II. L’immagine della scienza e del suo ruolo sociale in alcune riviste di divulgazione. Offriremo al riguardo un focus sulle linee editoriali espresse negli ultimi anni da quattro riviste di divulgazione: Focus, Le Scienze, National Geographic e Nature. Quanto al ruolo sociale dello scienziato, analizzeremo anche l’auto-rappresentazione che hanno dato di sé alcuni scienziati recentemente scomparsi.
Spunti di lettura: Divulgazione, dalle Voci del DISF
Dossier dalla rivista 1
Dossier dalla rivista 2

III. La costruzione di un mondo nuovo? Scienza, scienziati e letteratura. Uno dei temi che sono stati più sviluppati in ambito letterario è quello della relazione tra attività scientifica e creazione di un mondo nuovo. Oltre al classico riferimento ad Huxley, parleremo anche di alcuni romanzi di Asimov e della saga recente di Veronica Roth, Divergent.
Spunti di lettura: Aldous Huxley, A Brave New World
Bernard le Bovier de Fontenelle, Colloqui sulla pluralità dei mondi

Antonio Petagine è ricercatore di Filosofia presso l’Università di Friburgo (Svizzera). È anche docente coordinatore dei corsi di Introduzione all’Etica ed Elementi sull’uomo. Svolge la sua attività di ricerca anche presso l'Università Cattolica di Milano e collabora con diverse riviste e centri di studi. Ha contribuito alla realizzazione dei corsi e dei progetti legati alla Scuola di Formazione Universitaria Integrata della Fondazione Rui. Di recente ha pubblicato Aristotelismo difficile. L'intelletto umano nella prospettiva di Alberto Magno, Tommaso d'Aquino e Sigieri di Brabante (Milano 2004). (Curriculum esteso).

Prof. Giuseppe Tanzella-Nitti, La natura come creazione: implicazioni per la comprensione scientifica del cosmo e per l’attività dello scienziato (6 ore)

I. Il ruolo della teologia ebraico-cristiana nello sviluppo del pensiero scientifico. Partendo da alcuni caratteri specifici della teologia della creazione – la creazione dal nulla, la razionalità della natura creata, la concezione lineare del tempo, la natura come effetto di una parola intenzionale – si esaminano quali conseguenze tali caratteri hanno svolto per lo sviluppo del pensiero scientifico. In particolare, si propone un breve percorso storico della nozione di legge di natura ponendo in luce le sue conseguenze sulla visione del rapporto fra Dio e il mondo.

Lettura consigliata: Origini cristiane della scienza, dalle Voci del DISF

II. La teologia del Logos cristiano e le sue implicazioni per la comprensione scientifico-filosofica della natura. Le precedenti implicazioni vengono approfondite ponendo a fuoco una specifica teologia del Logos, come affermata dal pensiero classico e giunta, secondo diverse linee, fino ai nostri giorni. In particolare, viene sottolineata l’originalità del Logos cristiano come consegnataci dalla dottrina dell’Incarnazione, mostrando quali elementi essa aggiunge ai caratteri di razionalità e di intelligibilità del cosmo fisico.

Lettura consigliata: La dimensione cristologica dell’intelligibilità del reale, di Giuseppe Tanzella-Nitti

     

    


III. L’attività scientifica e il significato della nozione di Dio
. Il contesto della razionalità scientifica non toglie significato alla nozione di Dio: lo scienziato riconosce alcune aree semantiche che trascendono l’ordine empirico e che, senza negare l’analisi delle scienze, ma piuttosto fondandola, sono disponibili ad ospitare un discorso sull’Assoluto.

Lettura consigliata: Si può parlare di Dio nel contesto della scienza contemporanea? di Giuseppe Tanzella-Nitti

Giuseppe Tanzella-Nitti, già ricercatore CNR, Istituto di Radioastronomia, Bologna e astronomo presso l’Osservatorio Astronomico di Torino. Attualmente ordinario di Teologia fondamentale, Pontificia Università della Santa Croce, Roma e Adjunct Scholar presso il Vatican Observatory. Dirige il Centro di Ricerca Interdisciplinare di Scienza e Fede (DISDF) e la Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca Interdisciplinare (SISRI). Si occupa di rapporti tra pensiero scientifico e Rivelazione cristiana. (Curriculum esteso).

      

Sono stati organizzati anche due corsi opzionali:

Michele Crudele - Grandi scoperte della Fisica e loro conseguenze (4 ore)

In quattro brevi conversazioni sono state ripercorse quattro principali tappe della conoscenza scientifica e la loro influenza sulla nostra vita quotidiana: I. Galileo e il metodo scientifico sperimentale - II. Newton e la gravitazione universale. III. Einstein e la le teorie della relatività. IV. Schrödinger e la meccanica quantistica.

   

     
Miriam Savarese - Perché la filosofia essendo inutile è necessaria? (4 ore)

Perché filosofare — ci si è chiesti al'inizio di queste lezioni — se la filosofia non comporta alcun immediato vantaggio pratico e, almeno in modo diretto, alcun soccorso materiale? Si tratta di una delle domande più antiche che l’uomo si sia posto; essa è l’inizio di un viaggio appassionante alla scoperta della somma utilità di un pensare infecondo solo di facciata, di cui invece non si può fare proprio a meno. La massima utilità della teoresi, “inutile” per definizione, è stato il tema, apparentemente paradossale, di questo minicorso. Il testo di riferimento principale è stato il Protreptico di Aristotele.


Oltre alle lezioni ci sono stati momenti di svago e ricreazione, quali gite in montagna, visioni di film ed osservazioni astronomiche. La location infatti ha permesso di poter realizzare gite ed escursioni sul Gran Sasso. I giovani sono saliti in quota per discendere a valle in giornata. L'itinerario prevedeva, per i più volenterosi, la salita in cabinovia fino alla Madonnina a circa 2000 m di altezza per arrivare poi in passeggiata al rifugio Franchetti (2400 m circa). Un gruppo si è recato fino alla sella tra il Corno Grande e il Corno Piccolo del Gran Sasso. Non sono mancati momenti più propriamente di svago con la visione di film su tematiche scientifiche sui quali poi ci si è confrontati. Nelle serate con il cielo più limpido, sono stati messi a disposizione dei telescopi per effettuare osservazioni astronomiche. 

Realizzato in collaborazione con IPE